Si tratta di un semplice dispositivo con il quale possiamo pompare fuori dalla zona delle radici delle piante un campione di soluzione del suolo. L'acqua del suolo è costituita dalla maggior parte dei nutrienti disciolti e dal sale che può accumularsi o mancare nel terreno. L'utente può analizzare il contenuto d'acqua campionato durante tutto il periodo di crescita.
Il campionatore dell'acqua del suolo è composto dalle seguenti parti:
- un corpo costituito da un tubo in PVC, con diverse lunghezze opzionali.
- Un puntale in ceramica porosa sul bordo inferiore.
- Un tappo di gomma sulla parte superiore con un tubo di plastica che attraversa il corpo e si inserisce nel tappo di ceramica.
- Una piccola valvola di plastica a tre vie collegata al tubo da un lato e a una siringa di plastica dall'altro, con un'uscita libera per raccogliere l'acqua.
Principi di funzionamento:
- La punta cermica viene inserita in un punto e a una profondità in cui le radici della pianta sono maggiormente attive.
- Tirando la siringa di plastica si crea il vuoto all'interno del dispositivo. Il vuoto viene "intrappolato" all'interno del dispositivo, spostando la valvola a 3 vie nella giusta posizione.
- Nel giro di poche ore (circa 4-8) la soluzione del suolo viene aspirata nel campionatore e quindi possiamo pompare il fluido nella siringa e da lì al contenitore, da cui l'agricoltore può analizzare l'acqua o inviarla a un laboratorio.
Quando dobbiamo attivare il dispositivo?
In genere si consiglia di attivare il campionatore d'acqua del suolo subito dopo l'irrigazione, quando il terreno è in capacità di campo. Il processo di saturazione può richiedere tempi brevi o lunghi, a seconda di alcuni fattori, come la profondità di campionamento o il tipo di terreno. È utile consultare un agronomo locale. Alcune ore dopo l'attivazione si può tornare al dispositivo e pompare l'acqua campionata.
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