Questa irroratrice massimizza il controllo della deriva nei trattamenti ai vigneti e frutteti nelle zone rurali abitative o vicine ad ambienti sensibili da salvaguardare, nel rispetto delle “BUFFER ZONE”. Nei vari regolamenti regionali (es. Trentino-Alto Adige) viene imposto a ogni irroratrice dotata di ventilatori di chiudere in certe situazioni critiche solo l'aria oppure il liquido e l’aria insieme.
Invece il nebulizzatore Martignani, dotato dell’innovativo "Sistema Antigoccia Integrato Assoluto", non è tenuto a chiudere in questi casi anche l’aria.
Sfrutta in modo originale e intelligente il dispositivo di recupero elettrostatico Martignani per formare un’efficace cortina protettiva delle zone di rispetto.
E’ la prima irroratrice di questo tipo in Europa (1981) ed è l’unica sperimentato in Italia e all’estero con risultati fitoiatrici.
Utilizzato da migliaia di aziende viti-frutticole in tutto il mondo, rappresenta uno dei più importanti progressi nella ricerca di nuove soluzioni per l’ottimizzazione delle tecniche applicative, per la capacità dimostrata in numerosi test di ridurre le perdite per deriva dell’85%.
Come funziona l’irroratrice
In virtù dei campi elettrostatici che si formano tra le piante, buone conduttrici (linfa, sali minerali, umidità, ecc.) e la nebbia chimica erogata dai diffusori con una opportuna carica elettrostatica, le goccioline, sature di principio attivo, vengono attratte dalla vegetazione (rami, foglie, frutti, ecc.) riducendo le perdite per deriva, anche in presenza di vento.